One of the new things you will find on my blog are the interviews about style that I will post. I decided that we need more creativity in these times. It surely will make us ready for when we really can start over again. We do need to have our looks together, right?, and exploring new styles can be so inspiring.
I met Giulia two years ago, during some exciting as well as challenging times for my career. She was modeling in a fashion show in Florence. I immediately thought that she was smart and brilliant. When she went back to NY to end her fashion studies we kept in touch and so I asked her if she wanted to be interviewed for my blog, and so here it is, her personal and original view over style and fashion.
What is your favorite fashion designer? And your favorite bag designer?
I don’t have a favorite fashion designer per se, because I’d rather follow a style rather than a trend or a fashion house. I do like Fausto Puglisi and Cecilia Banhsen, just to name a few. I also tend to support small businesses, whose names and brands are in the making or operate on a local level. However, I have a deep admiration for Yves Saint Laurent. His approach to femininity is a remarkable step in the history of fashion and a high number of later designers have followed his model. When it comes to accessories, I’d go for Furla or Kate Spade, especially for their bags.
What’s your favorite city in the world for fashion shopping?
I would say New York City. I don’t have an absolute favorite city in the world for fashion shopping, though. Given my multiethnical background, I embrace a cosmopolitan style, which mostly features minimal pieces. I’d rather add an accessory or a detailed piece in my wardrobe at the very last minute and New York stores allow me to do that, more than in other cities or towns. I like shopping in New York because it opens more doors to many styles, which help me find and shape my personal one.
I’d really like you to give a little bit of vision and inspiration to our readers today! What is, in your opinion, a piece of clothing or accessory that can give a woman an immediate boost in her self-confidence?
My top three go-tos may look out of tone, but in my wardrobe they do have a purpose and they have the ability to empower me, in any occasion and at any time: white stilettos, a selected vintage hoodie with pockets, and a classic little black dress. As a fashion model, those three items have always enhanced my personality in any setting I would find myself in. A nude lipstick that suits your complexion makes you confident with or without make-up: it’s the business card of your body, the first people glance at when you’re speaking to them.
My Hoodie and a Little Black Dress
A vintage hoodie, displaying a brand or a drawing, is a piece of conversation, something people will likely remember you for, in addition to your personality. The little black dress, which can be worn also with a hoodie, has a versatility that not many other clothes own. Any of these three pieces give me a boost in my self-confidence, in front of the mirror, in the middle of a crowd, while being comfortable, elegant, and original.
Fashion is made of creativity and sometimes it’s good to wear something eccentric or unconventional. What is the most visionary and playful garment ever created, in your opinion? Would you recommend it for the everyday life of our readers, and how could they wear it?
As you may have thought, my style has a tendency to be minimal but also edgy. I prefer size oxymorons as combinations, like baggy-tiny (Ariana Grande, Jhene Aiko, Rihanna), rather than mixing up with colors, like primary-secondary colors. However, I make sure to have space for a more known and conventional setting, having pieces that resemble Audrey Hepburn’s pieces. The most visionary and playful garment I have ever seen are usually extraordinary works of art that cannot be worn on a casual day.
You can be Zendaya for just one day
However, among those exceptional pieces, there are some that I think that could pull off a “casual” label. One of those is the light blue balloon-shaped dress by Dice Kayek from Fall 2014, which became famous because it was worn by Zendaya at the New York City Tiffany & Co. flagship event in 2018. It’s a creative piece, yet classical and formal, easy to wear with an attention for details and color coordination with additional accessories.
Who is Giulia Baldini?
Giulia is an Italian-Brazilian fashion journalist based in New York City. Born and raised in Florence, she also goes by the her pen name “the curly flower”, with the intention to honor both her hometown (the city of flowers) and her biracial physical features, by especially including her voloptous curly hair (her curls are her petals). She is a multifaceted creative invested in representing the underrepresented. Her writing functions as a bridge among different communities, reporting constructive stories and insightful news.
website: www.thecurlyflower.com
Instagram: @thecurlyflower
Support Giulia in her book’s campaign
Chi è il tuo stilista preferito? E il designer di borse preferito?
Non ho uno stilista preferito nel vero senso della parola, dal momento che preferisco l’idea di seguire uno stile piuttosto che non un trend o una casa di moda. Mi piacciono molto Fausto Puglisi e Cecilia Bahnsen, per fare un paio di nomi. Tendo anche a supportare gli small business, i cui nomi stanno emergendo oppure operano a livello locale.
Comunque ho molta ammirazione per Yves Saint Laurent. Il suo approccio alla femminilità rappresenta un passo avanti essenziale nella storia della moda, e un alto numero di stilisti ha seguito questo modello. Quando invece si parla di accessori, nominerei Furla o Kate Spade, soprattutto per le borse.
Qual è la tua città preferita per lo shopping moda?
Direi New York. In realtà però non ho veramente una città che preferisco. Dato il mio background multietnico, preferisco sposare uno stile cosmopolita, che spesso è caratterizzato da pezzi minimal. Preferisco aggiungere un accessorio o un elemento con dettagli al mio guardaroba all’ultimo secondo e New York mi permette di farlo, più che in qualsiasi altra città del mondo. La cosa che mi piace dello shopping a New York è il fatto che mi dà accesso a molti stili, e questo mi aiuta a trovare e forgiare il mio.
Mi piacerebbe che oggi tu potessi dare, in questa intervista, un po di “vision” e ispirazione alle nostre lettrici! Qual è secondo te un capo o accessorio che può dare a una dona un boost immediato nella sicurezza di sé?
Le mie tre scelte top potranno sembrare “giù di tono”, ma in realtà nel mio guardaroba hanno un ruolo ben preciso, e hanno il potere di farmi sentire empowered, con uno stile immediatamente più impattivo, in qualsiasi occasione e in qualsiasi momento: tacchi a spillo bianchi, un hoodie (felpa col cappuccio) vintage con le tasche e un classico abitino nero. Come modella, questi tre pezzi hanno sempre messo in luce la mia personalità in qualsiasi ambienti mi sia trovata.
A vintage hoodie and a little black dress
Un rossetto nude che sia in linea con il tuo incarnato ti rende più sicura di te stessa, con o senza make-up: è il biglietto da visita del tuo corpo, la prima immagine che ricevono le persone con cui parli. Un hoodie vintage, che mostra un brand o una grafica, è un argomento di conversazione, qualcosa che le persone ricorderanno di te, in aggiunta alla tua personalità .L’abitino nero, che può essere anche indossato con la felpa, ha una versatilità che molti altri abiti non hanno. Ognuno di questi pezzi mi regala un boost di sicurezza in me stessa, di fronte allo specchio, in mezzo alla folla, rendendomi elegante e originale.
La moda è fatta di creatività e a volte è bello indossare qualcosa di eccentrico o non convenzionale. Qual è secondo te il capo più visionario e divertente mai creato? Consiglieresti uno stile simile per la vita di tutti i giorni alle nostre lettrici, e come potrebbero indossarlo?
Come potrete immaginare, il mio stele tende a essere minimal ma anche edgy. Preferisco dimensioni paradossali indossate in combinazione, metto insieme il baggy e l’attillato, in stile Ariana Grande, ma mi piace anche anche il mix dei colori primari e secondari. Comunque, mi accerto di potermi adattare a situazioni più classiche, avendo dei pezzi che ricordano uno stile più Audrey Hepburn.
Potete essere come Zendaya!
Il capo più visionario che abbia mai visto sono vere e proprie opere d’arte che non possono veramente essere indossate nella vita di tutti i giorni. Comunque fra questi inserirei l’abito balloon-shaped azzurro di Dice Kayek dalla collezione autunno/inverno del 2014, reso famoso perché indossato da Zendaya a un evento nel 2018. Si tratta di un pezzo creativo ma anche classico e formale, che può essere indossato stando attenti ai dettagli, la coordinazione dei colori e gli accessori giusti.
Chi è Giulia Baldini
Giulia è una giornalista di moda italo-brasiliana che vive a new York. È nata e cresciuta a Firenze e ha scelto il suo nome d’arte, “the curly flower”, per onorare la sua città natale (Firenze, città del giglio) e il suo heritage interrazziale unico, rappresentato dalla sua chioma voluminosa, in cui i riccioli sono i petali del fiore.
Ama rappresentare i meno rappresentati e vuole che la sua scrittura sia un ponte fra comunità differenti, per riportare storie costruttive e raccontare notizie che arrivino al cuore dei problemi.
Visitate il sito di Giulia Baldini: www.thecurlyflower.com
Questo è il suo profilo instagram: @thecurlyflower
Andate a supportare Giulia per la campagna per la pubblicazione del suo libro qui
16 thoughts on “A Fashion Journalist from NYC – A Talk with The Curly Flower”
Che bella questa intervista e che personaggio interessante! Mi riconosco in alcune delle cose che ha detto anche se penso che abbiamo un’ abisso in tema di età
Beh anche con me se è per quello! 😀 Però mi è piaciuta l’idea di ascoltare voci diverse, perchè l’ispirazione può arrivare dai mondi apparentemente più lontani!
Trovo davvero bello questo tuo articolo perché mi trovi molto d’accordo con tuo punto di vista
Cioè, con quale aspetto del lifestyle newyorkese raccontato da Giulia?
un articolo ben fatto e molto interessante, concordo su molte cose
Anche tu amante di New York City?
Interessante intervista che mi ha permesso di conoscere una nuova personalità del mondo della moda.
In particolare mi è piaciuta la sua normalità raccontata attraverso un outfit che le permette di sentirsi sempre a suo agio. Personalmente non avrei problemi ad indossare un hoodie, tuttavia non credo di avere abbastanza equilibrio per i tacchi a spillo ;).
Maria Domenica
Forse i tacchi a spillo non saranno per tutti, ma è interessante il fatto che un capo così semplice possa farci sentire diverse!
Anche per me un abitino nero non può mai mancare nell’armadio di una donna. Come anche una felpa col cappuccio… Mia piace proprio questa Curly Flower!
Anche a me!
Mi piacciono molto queste interviste mi fanno capire meglio gli stilisti o comunque come la pensano…
Beh se vedi qui di stilisti non è che si parli molto… Giulia è una giornalista, quindi…
ma che bella questa intervista! no la conoscevo ancora 🙂
L’obiettivo era proprio farla conoscere!
Leggendo che ama unire lo stile di Ariana Grande a quello di Audrey…. impazzisco già! 😀 Sono due mie icone!
Io adoro entrambe, seppur così diverse!