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This is the second article about Frantoio Pruneti; the first one, dedicated to the Iris and its history and importance in Chianti lands, is here.
This article is going to be about the most important product from Frantoio Pruneti: the olive oil.
Gionni and Paolo Pruneti told us that they have to thank their grandfather for transmitting them his love for this land and for this cultivation. Gionni told us that everything started in a time when the stone grinder still was in function, and when lifestyle was very different from now, with traditions and ritual from the agricultural everyday life.
Nowadays at Frantoio Pruneti the new technologies are very important, but still some ancient knowledge still remains, and moreover, like every other oil producer they had to develop a know how and achieve the experience about working this “raw material”, the olives. It’s not very easy to make a good job with so many different factors, and there’s not a school where you can learn this!
Frantoio Prunety is producing 5 blends, 3 monocultivars and one grand cru.
The 5 blends originate from each cultivars mixing percentage, each different soil and different way of working the olives, and we start from the most delicate one getting to the strongest flavor. This is because the idea is to help you in the choice depending on what you are cooking. Gionni and Paolo have always been keen on cooking and the idea of the 5 stages comes from this passion. In fact, as they say, oil is not a seasoning, or a dressing but one of the ingredients of a dish.
The three Monocultivars derivate from three single cultivars, and their names are Moraiolo, Leccino and Frantoio. These three monocultivars, have a beautiful packagings as the labels show the portraits of three women playing three instruments.
We also find the Grand Cru, that is a blend of the three monocultivars and here the importance is about the quality of the year of the production.
In these oils quality is given by the terroire and Pruneti’s philosophy is about being unique because this is the only way for staying on top in a market niche.
This is the idea they have sticked to from the very beginning of their activity. The second aim is never working with other olives whose quality is far from this territory.
We had the experience of olive oil tasting and for me it was the very first time.
Do you know how to proceed in a oil tasting? Well, first of all we start from the flavor, by shortly warming up the glass; then we taste it trying to perceive especially the sore and the spicy notes.
The permanent feature of oils from Tuscany is having strong artichoke and herbal notes.
We also tasted the oils eating them on typical Tuscan dishes, so that we could test the flavours of different oils on the same dish.
Thank you Pruneti for giving us the Mignon Collection of the three Monocultivars. We can keep on studying!
Testo in italiano dopo le immagini
ITA
Questo è il secondo articolo che dedichiamo al Frantoio Pruneti; il primo era incentrato sul Giaggiolo e sulla sua storia, e se l’avete perso potete trovarlo qui.
Oggi invece parleremo di quello che al Frantoio Pruneti sanno fare meglio, e cioè l’olio d’oliva.
L’amore per l’olio deriva a Gionni e Paolo Pruneti dal nonno, che sin da quando erano bambini ha cercato di comunicare loro i valori e le conoscenze relative a questa produzione. Gionni ci ha raccontato che a quei tempi ancora si usava la macina in pietra, e c’erano rituali di vita comune a tutto il casolare, in uno scenario che era ancora di un mondo contadino.
Oggi la tecnologia ha sostituito la macina, ma il sapere antico vive ancora, e oltre a questo chi produce olio deve sviluppare conoscenze tecniche e l’ esperienza per essere veramente in grado di conoscere e lavorare la sua materia prima, cioè l’oliva. Esistono molti fattori a cui occorre fare attenzione, e non esiste una scuola dove si imparano!
Gli oli del Frantoio Pruneti sono cinque Blend, tre Monocultivar e il Grand Cru.
I cinque Blend derivano da percentuali, terreni o lavorazioni diverse, e variano in base al sapore dal più delicato al più deciso, e sono stati pensati per la cucina da scegliere in base ai piatti che si desiderano preparare. I Pruneti sono appassionati di cucina, e quest’idea deriva proprio da questa loro passione. Infatti l’olio non è un condimento, bensì un ingrediente di un piatto.
I tre Monocultivar invece nascono da tre singole cultivar di olive, e si chiamano Moraiolo, Leccino, e Frantoio. Questi tre monovarietali hanno anche un packaging particolare, e le etichette rappresentano tre donne che suonano. Il mono è il più rappresentativo di quella varietà in quel territorio e in quell’annata.
Esiste anche il Grand Cru, che riunisce i tre monovarietali, in cui quello che conta è l’annata.
La qualità qui deriva da un fattore essenziale: il territorio, e la filosofia di Pruneti è di essere unici, in modo da essere al top su una nicchia di mercato. Questa è il loro pensiero chiave sin dal primo giorno che hanno cominciato a produrre, insieme alla filosofia di non allontanarsi mai dalle varietà che sono tipiche del nostro territorio.
Abbiamo fatto un’esperienza molto interessante: la degustazione dell’olio. Per me è stata una prima volta, e ve la racconto brevemente. Come si degusta l’olio? Prima a naso, scaldando prima il bicchierino; quindi si passa al sapore, in modo da percepire soprattutto l’amaro e il piccante. Quale sarà una caratteristica costante dell’olio toscano? Note di carciofo e di erbe.
Abbiamo anche provato gli oli su alcuni piatti tipicamente toscani, sperimentando oli diversi su uno stesso piatto. Io ho adorato il Leggero e l’Equilibrato.
Grazie per la Collezione Mignon: così a casa continuiamo a studiare!