Vogue Fashion Night Out: a Milano si cambia

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Tutti conosciamo la VFNO e quasi tutti l’abbiamo sperimentata almeno una volta.
Io ho fatto solo quella dell’anno scorso a Firenze.
Le mie impressioni sono state contrastanti: ho adorato i prodotti in edizione limitata, per alcune ho dovuto anche un po’ “combattere”, ma mi son portata a casa tre bei “ricordi” della serata! Ho partecipato solo a un evento in una boutique con cui spesso collaboro, avendo ricevuto l’invito dalla direzione, ed è stato bello fare un po’ di shopping e brindare con le clienti che conosco da tempo, in amicizia e relax.

Per contro, fuori ho visto un po’ di tutto: allestimenti kitsch, persone che  “scroccavano” bevute o gadget, gruppi di gente che di moda non capiva nulla e che pensava di essere in mezzo a una qualsiasi “notte bianca”.
Non credo fosse questo lo spirito originario della VFNO. E credo che come me altri abbiano riflettuto su questo fatto. Infatti, a Milano quest’anno la musica cambierà, e verrà ripristinata un po’ di esclusività all’evento. Non c’è da stupirsi: le boutique, infatti, non hanno avuto il ritorno economico che si aspettavano dall’iniziativa.

Quest’anno,  come ha dichiarato il presidente dell’associazione di Via Montenapoleone Guglielmo Miani, “alcuni negozi potranno chiudere le porte e decidere di organizzare eventi aperti solamente alla tradizionale clientela, per evitare che entrino nei negozi acquirenti fuori target”. Franca Sozzani ha spiegato: “Non saranno veri e propri eventi privati, si tratterà solo di controllare con più attenzione il flusso di persone, per evitare la ressa che si è creata nelle scorse edizioni”.

Se devo essere sincera, non lo trovo del tutto sbagliato, e auspico un po’ di esclusività in più anche a Firenze. Spero di avere ancora accesso alle limited editions, che sono a mio avviso il vero fulcro dell’evento; se ci fosse stata meno ressa a Firenze, avrei acquistato sicuramente di più. Invece in certi posti avevo quasi paura di entrare per rimanere soffocata e per il caos, che rendeva tutto molto cheap e sgradevole! Mi aspetto di ricevere pareri contrastanti, per cui possiamo dibatterne, e vi invito a scrivere la vostra opinione.

ENG

We all know what VFNO is and some of us have experienced at least one.
I took part to the one in Florence last year.
I got such various impressions:  I initially was thrilled about the limited edition products, to get one of them I even had to do some arguing, but at the end I took home three beautiful “memories” of the evening! I attended just one event in a boutique that I know very well because of my job, I was invited by the manager, and it was nice to do some evening shopping and have  nice toast with the clients that I obviously know, in a friendly atmosphere
On the other hand, I saw terrible things outside: people looking for free drinks and gadgets, other people who thought they were in the midst of a “big party” like many others.
I do not think this was the original spirit of VFNO. And I think that like me many others have reflected on this.
In fact, in Milan this year things are going to be different, and this event is going to be more exclusive. It’s very clear: the boutiques did so much for the organization, and did not gain so much as they  they expected from their efforts.
This year, as stated by the president of Via Montenapoleone Guglielmo Miani, “Some stores will close the doors and decide to organize events open only to traditional customers, in order to prevent it from coming out in stores buyers out of target.”
Franca Sozzani said: “There will not really be private events only, they will only check more carefully the flow of people, to avoid the rush that has been created in past years.”
To be honest, I do not find it completely wrong, and I hope to see more  exclusive events in Florence. I hope to still have access to the limited editions, which are in my opinion the true focus of the event; with less crowdy and overwhelmed boutiques and shops  people would definitely buy more. If not, we will have  very cheap and unpleasant situations again!
I think my readers may not agree with my opinion, please tell me what you think about it.

15 thoughts on “Vogue Fashion Night Out: a Milano si cambia

  1. Purtroppo gli scorsi anni non ho mai partecipato alla VFNO a Roma, la mia città, e quest’anno che avrei tanto voluto partecipare viene programmata solo per Firenze e Milano.
    Le mie amiche mi hanno sempre raccontato di scene imbarazzanti anche a Roma, di caos e confusione sia in strada che all’interno di negozi e boutique.
    Sicuramente è giusto regolamentare il fenomeno e cercare di facilitare la partecipazione delle persone VERAMENTE interessate, a patto di non rendere questo evento fruibile solo da un determinato target escludendo altre persone e creando ingiuste discriminazioni.

    http://leclatdelamode.blogspot.com

    1. Immaginavo che fosse appunto molto caotico anche altrove… io ho assistito a scene devastanti, con gruppi di amiche che facevano a gomitate per entrare in posti gremiti e gruppi di fidanzati che aspettavano fuori facendo “mucchio”… roba che nemmeno nelle peggiori discoteche di grido alla prima serata quando tutti vogliono imbucarsi!

  2. Franca Sozzani ha spesso ribadito che il fulcro della VFNO è di vendere , quindi mi sembra in linea la scelta di rendere meno popolare l evento mirando ad un target più alto e , si presume, più predisposto a spendere.

    Da un altro punto di vista però penso che la cosa non gioverà all’ “educazione alla moda” (partendo dalla sartorialità , al made in italy etc) e anzi contribuirà ad un’ ulteriore ghettizzazione di un mondo già molto particolare e chiuso.

    Chi vivrà vedrà insomma ! 🙂 🙂

    1. Staremo a vedere cosa succede… certo, è difficile pensare di “educare alla moda” chi non è minimamente interessato a capirla! E la maggior parte delle persone che ho visto in giro credetemi, erano di quest’ultimo tipo!

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